La Sorteggiocrazia

guerrero

“Abbiamo piú probabilitá di essere investiti da un auto andando a votare che di fare la differenza con il nostro voto. Eppure continuiamo ad andare a votare..”

É un estratto dell’articolo che trovate su Internazionale (7/13 febbraio, numero 1037, anno 21), pubblicato originariamente su Aeon Magazine con il titolo di “The Lottocracy”. Questo articolo é stato scritto da Alexander Guerrero, insegnante di filosofia ed etica medica all’Universitá della Pennsylvania.

A partire dalla tesi di Russel Brand “non andate a votare”, l’autore elabora una spiegazione alla crescente apatia della gente al voto, cercando le radici del problema con lo scopo di individuare lo strumento piú democratico e funzionale alla soluzione del problema. É cosí che citando l’antica Atene e il moderno Oliver Dowlen, Guerrero giunge alla “Sorteggiocrazia” come soluzione ideale, o perlomeno come una delle soluzioni piú promettenti per l’evoluzione della democrazia attuale.

Il contesto in cui l’autore immagina che il sorteggio venga usato, ricorda molto la “Demarchy” di John Burnheim ne “Is democracy possible?”, motivo in piú per citare questo articolo!

Nuovi articoli sul sorteggio

internauta

É con piacere che segnalo l’esistenza di un’interessante portale d’informazione, Internauta Online (http://www.internauta-online.com/).

Sul numero di questo mese la rivista web che ha l’obiettivo di proporre e discutere nuove forme di democrazia, sono stati pubblicati tre nuovi articoli che citano l’uso del sorteggio in politica:

  • “SORTITION”, CIOE’ RANDOMCRAZIA NELL’ELABORAZIONE DEI KLEROTERIANS
  • LE RICERCHE PER CAMBIARE DEMOCRAZIA LA DANNO VINTA AL SORTEGGIO DIGITALE
  • L’ORA DELLA DEMOCRAZIA SEMIDIRETTA: QUELLA RAPPRESENTATIVA AGONIZZA

Buona lettura..

 

Assemblea dei 500 a Parma

pizzarotti

Leggo di una bella e interessante iniziativa di Federico Pizzarotti, sindaco di Parma eletto nella lista del Movimento 5 Stelle. Dall’articolo del Fatto:

[Il 29 settembre] sarà presentata l’assemblea dei 500: un gruppo di cittadini che avrà il compito di redigere il nuovo regolamento sulla partecipazione a livello decentrato […] e che avrà quindi un potere consultivo rispetto al consiglio comunale e alla giunta. I componenti dell’assemblea (con età minima fissata a 16 anni) saranno estratti a sorte in parte dalle liste dell’anagrafe tra la popolazione residente e in parte tra quelli che hanno dato la disponibilità a partecipare spontaneamente come singoli o come rappresentanti di associazioni, di movimenti, comitati o partiti politici.

Ora non mi è del tutto chiaro come opererà questa assemblea, ma se gestita nel modo giusto l’iniziativa potrebbe dare un po’ di visibiltà all’uso di giurie di questo genere, soprattutto all’interno del Movimento 5 Stelle. Penso che questo sia positivo soprattutto perché i simpatizzanti del movimento, per i forti sentimenti anti-casta che li caratterizza è un gruppo potenzialmente più aperto all’uso di strumenti del genere. In più la democrazia interna del partito non-partito ha dovuto subire un certo numero di critiche e chissà che a qualcuno all’interno ora non venga in mente di affrontare anche questi problemi interni con qualche organo di sorteggiati…

I commenti sul sito del Fatto sembrano molto positivi, anche se principalmente mossi dal sentimento che se qualcosa infastidisce i partiti deve essere buono. E in effetti è da notare la reazine di orrore che la proposta ha provocato nei consiglieri Pd e Pdl, e non mi sembra che siano riusciti a motivare particolarmente bene la loro reazione. Dicono che esiste già “l’organismo democratico per eccellenza”. Pare che le elezioni funzionano alla perfezione, i politici siano un perfetto specchio della popolazione e ci possiamo fidare a pieno di loro fino alle successive elezioni. Non ci è però dato a sapere cosa ci sia di di cosi male nello sperimentare nuovi meccanismi di partecipazione e di democrazia.

Il Partito Lotteria, l’ultima provocazione?

partito lotteria

Di Barbara Barbieri:

Quali sono gli obiettivi del  Partito  Lotteria? Citiamo dal sito del partito: “L’obiettivo del Partito Lotteria è quello di garantire l’imparzialità assoluta degli organi di rappresentanza politica attraverso la scelta su base stocastica dei propri eletti” e sempre dal sito ecco il programma: “Ogni rappresentante del Partito Lotteria è libero di perseguire le proprie finalità personali e politiche senza alcun vincolo verso il partito e verso gli altri eletti. In particolare ogni rappresentante eletto è libero di non partecipare all’attività politica parlamentare”.

Insomma in quest’Italia dove la politica è diventata molte, troppe volte “un affare personale” e ci si è dimenticati, he fare politica vuol dire essenzialmente mettersi al servizio della cosa pubblica, un posto alla Camera o al Senato secondo il Partito Lotteria non si nega a nessuno e dato che spesso nell’ambito politico, ma anche in quello economico e pubblico del nostro Paese la meritocrazia è un principio di valutazione decisamente calpestato, il neonato partito i suoi candidati li sceglierà attraverso una vera e propria lotteria.

Trovo questa provocazione surreale assolutamente efficace. E’ inutile denunciare comportamenti scorretti e riempirsi la bocca di regole e principi che poi non si avverano mai. Se si vuole davvero che la politica non diventi una lotteria, occorre parlare meno e agire di conseguenza.

Una provocazione molto efficace!  Ma é solo questo?

Non si vorrá mica che la politica diventi una lotteria! O forse si? Il principio dell’ uso del sorteggio in politica puó suonare strano, ma spero che questa provocazione porti le persone a ragionare seriamente sulle potenzialitá di questo strumento e non a considerare il sorteggio utile solo per la lotteria!

 

Il 2012 di blog.demarchia.info!

I folletti delle statistiche di WordPress.com hanno preparato un rapporto annuale 2012 per questo blog.

Cos’ha fatto questo Blog?  Direi che ha aperto una finestra su un tema importante come la Democrazia.  É un blog giovane, avrá tempo di farsi sentire! Per il momento si puó dire che l’interesse sulla Demarchia c’é! in molti hanno visto le pagine, pochi peró han lasciato commenti, ma migliorerá! Sempre piú persone si fermano a pensare sulla situazione attuale e cercano alternative. Noi ci saremo col blog a dare spunto a riflessioni su uno strumento importante come il sorteggio.

Al 2013!

Clicca qui per vedere il rapporto completo.

Democrazia per caso. Se scegliere a sorte i deputati fa bene alla politica – Il Fatto Quotidiano

Democrazia per caso. Se scegliere a sorte i deputati fa bene alla politica

Democrazia per caso. Se scegliere a sorte i deputati fa bene alla politica – Il Fatto Quotidiano.

Uno studio di cinque docenti dell’Università di Catania – due economisti, due fisici e un sociologo – “propone” una alternativa al sistema parlamentare che paradossalmente potrebbe renderlo più efficiente: sorteggiare una quota di rappresentanti tra i cittadini stessi. Non una democrazia a caso, in realtà. Bensì un sistema che prevede il controllo all’interno, e la “rappresentanza di tutte le sensibilità dell’elettorato”

«Camera dei cittadini» sorteggiata: proposta di Michele Ainis sul Corriere

Segnalo che il 2 Gennaio è uscito sul Corriere della Sera un articolo a firma di Michele Ainis in cui il costituzionalista propone di formare una delle due camere tramite sorteggio. Elabora ulteriormente in un successivo articolo, in cui sembra ancora più convinto della sua idea. Data la discreta visibilità del pezzo è una buona occasione per analizzare la reazione del pubblico se confrontata con l’idea di un organo di governo sorteggiato. Sto ancora esplorando la reazione del web, ma sembra in generale positiva, l’articolo ha ricevuto 239 condivisioni su Facebook e si trovano diversi blog e siti di informazione che lo citano. La prima impressione è che, sebbene la proposta è generalmente vista come molto utopica e principalmente provocatoria, l’opinione di cui gode l’attuale classe politica è tale che qualsiasi alternativa è vista come potenzialmente migliore.

All’estero?

L’idea di un Senato i cui membri sono estratti a sorte non nasce certo da questo blog, né dai suoi creatori. In altri paesi ci sono gruppi di persone che discutono di questi temi da ben prima di noi, riuscendo a creare gruppi di discussione come in Australia e pure dei movimenti di vera politica come in Inghilterra. Proprio qui è stato proposto il “Senate drawn by lot”:

http://www.guardian.co.uk/politics/2011/jul/31/public-jury-campaign-feral-elite

Primi passi

La demarchia è una forma di democrazia alternativa alla democrazia elettiva in cui lo stato è governato da cittadini sorteggiati casualmente. I sostenitori della demarchia ritengono che essa possa risolvere alcuni dei problemi funzionali della convenzionale democrazia rappresentativa, che è ampiamente soggetta a manipolazioni da parte di interessi privati.
(da wikipedia.it, nel frattempo l’articolo ha subito qualche modifica)
Le persone del mondo occidentale sembrano sempre dare per scontato che la democrazia come la conosciamo sia l’unica possibile. E se non fosse così? E se esistessero altre forme democratiche che funzionano meglio e che attendono solo di essere messe alla prova? Noi crediamo che valga la pena almeno di esplorare le alternative. In particolare la demarchia, di cui abbiamo scritto l’articolo su wikipedia, ha catturato la nostra attenzione. Abbiamo quindi deciso di creare questo sito per cercare di raccogliere e approfondire idee a riguardo. Speriamo di ampliarlo presto. Nel frattempo invitiamo chiunque sia interessato a partecipare o voglia condividere la propria opinione sull’argomento a scrivere un commento a questo post, o a contattarci scrivendo a versolademarchia]a[gmail.com (sostituire ]a[ con @).