Utopia, è un libro che fu scritto da Thomas More tra il 1515 e il 1516.
More fu MP e vicesceriffo di Londra, consigliere di Enrico XIII nonché Lord Chancellor of England, fu in definitiva un personaggio molto influente dell’epoca e anche autonomo. Morí infatti giustiziato per non aver riconosciuto il proprio Re come unico capo della chiesa.
Utopia é da sempre al centro di una disputa d’amore tra Cattolici e Comunisti per la sua proprietá intellettuale. In realtá il libro ha molte sfaccettature, prima fra tutte la satira.
Sono disponibili molte recensioni di Utopia, qui vorrei spiegare perché trovo che questo scritto faccia parte dei discorsi sulla Demarchia, anche se inon direttamente.
Il motivo é che Utopia traccia uno schema per una societá perfetta; ovviamente More non voleva fornire la soluzione ma contribuire al dibattito per una riforma dello Stato. Al centro vi sono la Repubblica e la comunione dei beni, ed il metodo principale di selezione delle cariche é il voto e non il sorteggio, che a dire il vero non é contemplato.
Nonostante tutto, in questo libro ho trovato molto interessanti le idee proposte, tenendo conto anche da chi e quando furono scritte. In quel periodo erano ormai ben noti anche i sistemi usati nei comuni Italiani, primo fra tutti quello di Venezia.
Infine trovo affascinante il concetto di uguaglianza che é centrale in questo libro. Il sorteggio é il sistema principe per la sua applicazione in politica tanto che Montesquieu scriverá del pericolo di un estremo egualitarismo.
Libro consigliato!
Segnalo questo per tutti quelli che volessero approfondire l’argomento attraverso la lettura del testo completo di utopia:
http://more.letteraturaoperaomnia.org/index.html