In questo articolo scrivo di come potrebbero formarsi le maggioranze all’interno del parlamento e come potrebbe svilupparsi il confronto tra i sorteggiati e del loro ruolo come decisori a fronte delle loro probabilmente limitate capacità tecniche. Il tutto in assenza totale dei partiti!
Secondo me il sistema demarchico dovrebbe in qualche modo fondersi con quello tecnocratico. Il primo dovrebbe fornire i decisori in modo trasparente e democratico, il secondo dovrebbe fornire i tecnici che diano nel modo più oggettivo possibile l’analisi delle soluzioni.
Immagino che i sorteggiati non abbiano competenze particolari ma solo opinioni politiche e integrità di pensiero, che all’interno della camera non formino maggioranza e opposizione, ma rimangano nelle loro posizioni e si votino ad un programma, strettamente personale.
Ad esempio mettiamo che ci siano 5 correnti principali di pensiero. Ogni parlamentare (sorteggiato) di ogni gruppo sarà diverso dall’altro ma avrà ovviamente opinioni più simili a quelli della sua stessa corrente (di pensiero). Ognuno avrà il suo programma su punti avanzati dai tecnici e dai sorteggiati stessi. Per ogni punto si avranno maggioranze diverse e non per forza le correnti confluiranno interamente e univocamente nella maggioranza o nell’opposizione (durante il voto di una legge o su un punto di un programma). Nei casi in cui non si formassero maggioranze nette si potrebbe pensare di dare un premio di maggioranza al gruppo più compatto e omogeneo che in qualche modo dimostri di “tenerci” di più (esistono molti modi per farlo). Vedi disegno come esempio:
Che ruolo avranno i tecnici?
Proporre i punti dei programmi, fornire dati il più oggettivi possibili e partecipare alla formulazione delle leggi che i sorteggiati intendono proporre. I membri della camera saranno sorteggiati ma i tecnici no, apparterranno alla società civile, saranno esperti di varie materie e teoricamente apolitici. Come verranno estratti i tecnici? Questo potrebbe essere un bel punto di discussione. (Un idea potrebbe essere questa. Immagino delle liste, ben organizzate in cui si possano iscrivere liberamente i professionisti di ogni categoria. Potrebbe anche essere obbligatoria l’iscrizione).
Che ruolo avranno i sorteggiati?
Prendere le decisioni nella propria coscienza. Rappresentare cioè se stessi e quindi grazie alla statistica l’intera cittadinanza, direttamente! Creare un programma che rispecchi le loro idee formulato sui punti avanzati dai tecnici, dai sorteggiati e dai cittadini ed essere fedeli solo a quello e sulla base di quello votare.
Non essendoci maggioranza e opposizione (così come le intendiamo oggi) non ci saranno ostruzionismi in parlamento ma solo parlamentari che cercheranno di esporre i loro pensieri cercando di convincere gli altri membri a sostenere le loro ragioni.
In questo modo si elimina dal sistema decisionale tutto ciò che non fa parte di esso, come quella che oggi erroneamente viene chiamata “politica”, l’arte del governare. Senza i partiti, senza gli ideali preconfezionati a cui si è obbligati a schierarsi se si vuole fare “politica”, le idee troveranno spazio liberamente nelle teste delle persone e dei sorteggiati che quelle idee e nient’altro si troveranno a discutere. Politica 1, Partitica 0.