– Prima cosa creare la lista civica “Comune demarchico”.
– In secondo luogo occorre creare una piattaforma informatica a sostegno del sistema demarchico della lista. Per cominciare si potrebbe fare un sito modificabile come wikipedia, con un forum, organizzato per tematiche quali energia, rifiuti, turismo, trasporti e così via. I promotori della lista saranno i primi moderatori del sito e i primi organizzatori di eventi, in seguito verranno estratti periodicamente dei volontari tra gli iscritti.
– Potrebbe volerci del tempo per raccogliere un numero sufficiente di iscritti per avere un gruppo valido statisticamente e anche sufficiente numeroso e conosciuto da poter ricevere un numero sufficiente di voti per entrare in consiglio. Per questo motivo si potrebbe creare un consiglio demarchico sperimentale, per creare quello che oggi chiamiamo “governo ombra”, con lo scopo di testare il sistema di sorteggio ( ci sono varie modalità di sorteggio ) e rodare il sistema. In questo modo si potrebbe anche diffondere il concetto di demarchia, rendendo direttamente partecipi da subito gli iscritti che potrebbero in questo modo rendersi meglio conto delle capacità del sistema e pubblicizzarlo.
– Intanto nel laboratorio di idee attraverso il sito potrebbero cominciare a formarsi delle correnti di pensiero all’interno degli iscritti, con idee comuni e anche contrapposte. Alcune di queste proposte potrebbero finire in consiglio comunale, portate da membri di altre liste civiche o partitiche, sempre più povere di idee, facendo pubblicità al gruppo della lista Comune Demarchico e stimolando i più interessati ad iscriversi e a partecipare alla vera politica.
– Potrebbe succedere che la lista abbia un numero sufficiente di iscritti da guadagnare un posto o più in consiglio comunale. A quel punto il consigliere sarà solo un portavoce dell’assemblea demarchica. La discussione in consiglio comunale non avrà più motivo di coinvolgere il consigliere della lista Comune demarchico, in quanto all’interno della sua lista già sono rappresentati i pensieri dei cittadini grazie al consiglio demarchico e alla statistica.
L’atteggiamento del consiglio demarchico in quello comunale per via del suo rappresentante Inizialmente potrebbe essere un pò più flessibile e sopratutto propositivo.
– Potrebbe succedere che nelle elezioni successive il numero di consiglieri comunali spettanti alla lista demarchica sia più elevato. A quel punto l’assemblea demarchica inizierebbe ad essere più costruttiva e decisa, limitando al minimo se non del tutto la discussione inconsiglio comunale. Forte del voto in blocco dei suoi consiglieri la sua posizione inizierebbe a diventare importante.
– Potrebbe succedere ad un certo punto che la lista guadagni la magioranza dei consiglieri comunali. Sarebbe la fine di un sistema di potere basato su intrecci tra politica e potere e l’inizio per un vero comune demarchico. A quel punto i membri dell’assemblea demarchica non discuteranno alcun che in nessun modo con i rappresentanti delle altre liste imponendo le decisioni prese dall’organo demarchico.
– Infine si potrebbe sostituire l’assemblea demarchica a quella comunale.
Fatto, comune demarchico!
P.S.
Si potrebbe pensare che la rinuncia alla discussione all’interno dell’asseblea comunale sia una forzatura poco democratica. In realtà è necessaria a rendere reale la volontà dell’assemblea demarchica e a relegare a ruolo di portavoce il rapprensentante, che come tale per il principio di demarchia deve sparire per lasciare il posto al sorteggiato. Inoltre, occorre tenere conto che all’interno della lista Comune Demarchico non c’è una corrente di pensiero ma bensì tutte! non c’è ragione di pensare che un attuale elettore del PD piuttosto che uno del PDL di SEL o della Lega sia più portato degli altri ad iscriversi. Chiunque sia stufo della politica di oggi, qualunque idea abbia si iscrive e partecipa direttamente al dibattito sulla piattaforma informatica o semplicemente mette a disposizione il suo pensiero alla statistica.
bello questo articolo!
Bravo, commentati da solo 😛 Comunque sì, l’ho riletto ora, forse non l’avevo mai letto con attenzione, però mi piace. In particolare il modo graduale a cui si arriva alla “dittatura” della maggioranza demarchica che ti avevo proposto. Non avevo mai prestato sufficiente attenzione ai possibili passi intermedi. È da approfondire. Un punto importante: come scegliere, nella fase iniziale, il portavoce, e come fare in modo che non decida all’improvviso di non ascoltare più il consiglio demarchico? Credo che la proposta migliore sia quella di far eleggere i portavoce dall’organo demarchico, anche tra persone esterne, in modo che possano scegliere persone fidate.